Vigevano
Piazza Ducale è una delle più affascinanti piazze d’Italia. Fu ideata da Donato Bramante e, tuttavia, sono stati trovati numerosi disegni e appunti sulla sua realizzazione nei codici di Leonardo da Vinci.
Inizialmente, la piazza doveva configurarsi come una sorta di imponente ingresso al Castello. I lavori iniziarono nel 1492 e si conclusero due anni dopo. Ma la vita del borgo ebbe la meglio sui propositi della nobiltà, e la piazza divenne ben presto il centro della vita cittadina, caratteristica che conserva ancora oggi. Appare perfettamente conservata, ricca di botteghe d’arte, negozi per lo shopping e locali alla moda. Di forma rettangolare, è lunga 134 metri e larga 48.
Uno dei lati è interamente occupato dal Duomo, dedicato a Sant’Ambrogio, la cui splendida facciata barocca è opera del vescovo–architetto Juan Caramuel y Lobkowitz.
Il campanile, di stampo Trecentesco, è probabilmente un’antica torre civica che è stata successivamente annessa alla chiesa. All’interno è possibile visitare il Tesoro del Duomo, ricco di preziosi manufatti artistici e di importanti codici miniati.
Altri grandi esempi di architettura religiosa sono la Chiesa di San Pietro Martire e la Chiesa di San Francesco, entrambe importanti esempi di gotico lombardo. La prima, fondata nel 1445, conserva lo stile medievale, nonostante alcuni rifacimenti risalenti all’Ottocento. All’interno è possibile ammirare alcuni affreschi risalenti alla metà del Quattrocento. Attiguo alla chiesa, l’antico convento di frati dominicani.
La Chiesa di San Francesco, costruita fuori dalle mura e terminata a metà del XV secolo, subì continue trasformazioni nel corso dei secoli, ma all’inizio del Novecento importanti restauri permisero di recuperare alcune delle più importanti caratteristiche architettoniche del gotico lombardo.
Per chi si reca a Vigevano è immancabile una visita al Castello, che sorge nella parte più alta della città. È uno dei complessi cittadini fortificati più grandi d’Europa. Il suo aspetto attuale si deve principalmente all’intervento di Ludovico il Moro, che alla fine del XV secolo lo ammodernò, introducendo, tra l’altro, nuovi edifici come la Loggia delle Dame, la Falconiera e la Torre, tutte progettate o rammodernate dall’architetto di fiducia Donato Bramante. Il primo terrazzo della Torre è aperto ai visitatori, che potranno godere di un’incantevole vista della città proprio dal suo edificio–simbolo.
La quattrocentesca dimora denominata Il Mulino di Mora Bassa oggi è di proprietà dell’ Associazione Irrigazione Est Sesia di Novara, ospita la mostra permanente delle “Macchine di Leonardo”.
Fu dimora di caccia del Duca Ludovico il Moro Sforza e fu donato, come regalo di nozze, alla moglie Beatrice d’Este. In questo luogo il duca incontrava la giovane Cecilia Gallerani, ritratta da Leonardo da Vinci nel famoso dipinto “La dama con l’ermellino”.
Vigevano rappresenta una tappa nuova ma indispensabile per chi va alla ricerca di luoghi leonardeschi . Sicuri documenti d’archivio attestano la sua presenza presso l’azienda agricola Sforzesca” di Vigevano.
“Adì 2 febbraio 1494 alla Sforzesca ritrassi scalini 25 di 2/3 l’uno larghi braci 8..”
frase che Leonardo annota nei suoi scritti, poiché, durante un rilevamento territoriale nei dintorni della città di Vigevano, si accorge della presenza nel terreno di scale che sperimenta come mezzo di trasporto dell’acqua per l’irrigazione ed anche come mezzo di bonifica. Infatti le scale d’acqua, trasportando una abbondante quantità di terra, possono colmare le paludi circostanti e Leonardo ne capisce l’importanza per assolvere agli incarichi che Ludovico il Moro gli commissiona, affinché si sperimentino nuove tecniche agricole.
Le riproduzioni delle macchine Leonardesche sono raccolte in un’esposizione permanente collocata all’interno delle storiche mura del Mulino di Mora Bassa, situato a Vigevano sul corso della Roggia Mora.